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Il volume 7 dell'Opera omnia di Joseph Ratzinger raccoglie i testi da lui dedicati al Concilio Vaticano II suddividendoli in due parti. La prima, corrispondente al primo tomo del volume, raccoglie quanto scritto da Joseph Ratzinger fra l'annuncio del Concilio, il 25 gennaio 1959, e i primi anni successivi alla sua chiusura, il 7 dicembre 1963, passando per tutto quanto da lui prodotto durante il Concilio: sia come perito conciliare e membro di diverse commissioni, sia come consigliere del cardinale Joseph Frings che egli, ancora da Papa, definirà come "un padre". Proprio sulla base della profonda amicizia e della consuetudine sviluppatasi tra il giovane teologo e l'anziano arcivescovo di Colonia, l'ultima parte del primo tomo del volume 7 raccoglie tutti gli scritti di Joseph Ratzinger in onore del cardinale Frings.Il secondo tomo sarà invece dedicato alla ricezione e all'ermeneutica del Concilio sino alla vigilia della elezione di Ratzinger al Soglio di Pietro. È già allora, un linguaggio immediatamente accessibile, pieno di immagine ed episodi, avvincente e profondo a un tempo quello con cui Ratzinger non solo descrive protagonisti e temi dell'avvenimento di grande portata storica del quale è testimone ma del quale, insieme, fa concretamente anche la storia. Emerge così una fondamentale caratteristica del volume e, al contempo, della persona e del teologo che egli mai smarrirà nel corso di tutto il suo cammino intellettuale e umano: sin dal primo inizio, il linguaggio di Joseph Ratzinger non è linguaggio di scuola, perché non sono le dispute scolastiche a interessarlo e non è agli studiosi che egli in primo luogo si rivolge. Il suo è, sin dall'inizio, un linguaggio "vivo" per così dire, per tutti, e questo proprio perché "è l'uomo di oggi nella realtà del suo mondo, così come esso è" il suo costante punto di riferimento, perché è proporre in positivo la fede quello che al fondo sta sempre al centro dei suoi pensieri: meditare ed esprimere il Vangelo di Cristo in un modo comprensibile all'uomo di oggi, per fargli di nuovo comprendere Cristo nella sua attualità: questo è, per lui, l'aggiornamento.Ratzinger si rivela così un "figlio del Concilio" già a partire dal suo linguaggio.